Oggi mi girano

O mi mangio il cappello o mi bevo un litro di Malox o prendo a calci qualcuno o corro a fare shopping. L'ultima opzione sarebbe la più sana, ma temo di non avere tempo, quindi oggi pomeriggio prenderò un paio di persone a testate e poi dirò che sono stata provocata.
Augh!

Fermatemi

Sono sempre stata abbastanza prudente nel fare shopping. Piace anche a me, certo, ma in genere tendo a meditare bene ogni acquisto. Sulle scarpe poi, sono pigerrima. Non mi decido finché non ne ho proprio bisogno, e ci penso su, e poi non ho voglia di provarle, ecc. ecc. Da meno di un paio di mesi mi ha preso una specie di virus. Ho dieci minuti liberi? Passo a comprare quel vestitino in saldo, che tanto costa poco. Quei sandaletti costano un po' di più di quello che volevo spendere? Mi stanno così bene, visti e presi. E mi serve una maglietta nuova, bisogna fare un giro da Zara. Entro da Bluemarine per comprare un paio di pantaloni adatti all'ufficio, ne esco con i pantaloni e due top che al lavoro non potrò mettere, perché sono un po' scollacciati. Quindi bisognerà tornare per comprare qualcosa di più serio. Mi fermo a ogni negozio di scarpe e solo l'Angelo dei Piedi Piccoli mi ha impedito di spendere 110 euro (cifra già scontata) per un paio di sandali neri sciccosissimi: mancava la mia misura, per fortuna anche nelle altre filiali del negozio in tutta Milano. C'è n'è un paio a Monza, ma non sono ancora arrivata al punto di prendere il treno per due scarpe. Ieri sono andata a prendere un paio di sandali (per fortuna moolto più economici) carinissimi, con i laccetti verdi. Purtroppo non ho niente di abbinabile in guardaroba, ma è solo questione di tempo.

Reset

Bisogna pure che ricominci a scrivere, che questa specie di blocco dello scrittore è durato fin troppo. Non che al blog non ci abbia pensato, anzi. Mentalmente ho scritto diversi post. Qualcuno ho anche cominciato a buttarlo giù, per poi cancellare tutto. Vi siete persi elucubrazioni varie sul valore terapeutico dello shopping, la storia dello Zombi di Affori, un sentito resoconto del concerto di Sting e di serata annessa, qualche stacchetto sui mondiali, un pizzico di recensioni e un paio di post pesi pesi, di quelli da diario intimo più che da dichiarazione pubblica. Forse per questo alla fine non li ho scritti. Comunque via. Si ricomincia.