08 settembre 2007

Diario borgognone/ vinceremo... forse

Il cronista di TF1, durante la cerimonia di apertura, aveva il sorriso di un bambino davanti alle giostre. Alla fine della partita sorrideva lo stesso, ma solo con la bocca. Da queste parti sono talmente convinti di arrivare primi, che la batosta deve aver fatto male. Il padrone di casa mi spiega che è tipico del carattere francese: se ci sono buone possibilità di vittoria, allora sicuramente vinceremo, che ci siano avversari tosti è solo un dettaglio, anzi meno che un dettaglio, nessun dubbio venga mai a gettare un'ombra sul nostro entusiasmo.
Bernard Laporte, l'allenatore, che ha molti motivi per desiderare la coppa, dichiara ai telegiornali che i suoi giocatori pensano solo a quella, quando si allenano, quando mangiano, quando parlano, e persino quando dormono la sognano. Mi chiedo se tutta questa pressione non abbia reso i bleu un po' troppo nervosi. Possono ancora farcela, a patto che riescano a tornare un po' zen.
Oggi Italia contro gli All Blacks. Il Macca ha delle opinioni molto precise in merito.

Diario borgognone/ Pavarottì

Tra le commemorazioni della Callas e i coccodrilli per il povero Lucianò Pavarottì, da queste parti si sente un sacco di musica lirica. Ahimè, la televisione francese continua a trasmettere spezzoni degli ultimi anni di Big Luciano: uno in cui maltratta Puccini, i tre tenori nell'acuto finale di O sole mio, una furtiva lacrima in cui cala da far venire i brividi, e io mi chiedo se chi fa le selezioni musicali per caso non sia sordo. Rarissimi i filmati del giovane Pavarotti, quando valeva ancora la pena di ascoltarlo.
Per la cronaca, qui i coccodrilli (tanti, lunghi, commossi) insistono tutti sul fatto che rappresentava l'Italia: spaghetti, allegria, eccessi. Il critico musicale di Antenne 2 ricorda come a un certo punto si sia messo a cantare canzoni napoletane, "e chi meglio di lui poteva cantarle, visto che era italiano?" Certo Modena, Napoli, siamo lì, on s'en fiche.
Sasaki scrive il post definitivo sull'argomento.