09 maggio 2008

All'ultimo stadio

Ho appena finito di chattare su google con il Gattoconsorte. Ho finito ora ora di lavorare (eh sì, venerdì di m. dopo una settimana di c, ma non divaghiamo). Abbiamo voglia di uscire a cena, giappo o africano? e quale ristorante in particolare? Allora andiamo? Sto proprio pensando che questa la devo bloggare quando lui mi risponde: "prima però bloggo 'sta cazzata".

Io sono al computer alla scrivania. Lui è stravaccato sul divano con il portatile. Dietro di me. Due metri di distanza al massimo. Ci parliamo in chat.
E' curabile dottore?

15 ottobre 2007

Sintesi perfetta

Nondiregatto: "Hai visto?"
Gattoconsorte: "cosa? che se un uomo sta zitto non succede niente mentre se una donna sta zitta impazzisce?"

11 ottobre 2007

Note sparse

- Devo rassegnarmi. Non è più stagione di pesche gialle. E' autunno, bisogna che me ne faccia una ragione.

- Ho partecipato alla mia prima lezione di traduzione simultanea. E' stato un traumatico successo. Ho pensato bene di iscrivermi anche ad altri due corsi, che da queste parti chi si ferma è perduto. Il mio portafogli si sente tanto più snello.

- La mia dieta, invece, prosegue a rilento.

- Qualcuno mi sa spiegare la differenza fra un telo da spiaggia e un telo da mare?

08 settembre 2007

Diario borgognone/ vinceremo... forse

Il cronista di TF1, durante la cerimonia di apertura, aveva il sorriso di un bambino davanti alle giostre. Alla fine della partita sorrideva lo stesso, ma solo con la bocca. Da queste parti sono talmente convinti di arrivare primi, che la batosta deve aver fatto male. Il padrone di casa mi spiega che è tipico del carattere francese: se ci sono buone possibilità di vittoria, allora sicuramente vinceremo, che ci siano avversari tosti è solo un dettaglio, anzi meno che un dettaglio, nessun dubbio venga mai a gettare un'ombra sul nostro entusiasmo.
Bernard Laporte, l'allenatore, che ha molti motivi per desiderare la coppa, dichiara ai telegiornali che i suoi giocatori pensano solo a quella, quando si allenano, quando mangiano, quando parlano, e persino quando dormono la sognano. Mi chiedo se tutta questa pressione non abbia reso i bleu un po' troppo nervosi. Possono ancora farcela, a patto che riescano a tornare un po' zen.
Oggi Italia contro gli All Blacks. Il Macca ha delle opinioni molto precise in merito.

Diario borgognone/ Pavarottì

Tra le commemorazioni della Callas e i coccodrilli per il povero Lucianò Pavarottì, da queste parti si sente un sacco di musica lirica. Ahimè, la televisione francese continua a trasmettere spezzoni degli ultimi anni di Big Luciano: uno in cui maltratta Puccini, i tre tenori nell'acuto finale di O sole mio, una furtiva lacrima in cui cala da far venire i brividi, e io mi chiedo se chi fa le selezioni musicali per caso non sia sordo. Rarissimi i filmati del giovane Pavarotti, quando valeva ancora la pena di ascoltarlo.
Per la cronaca, qui i coccodrilli (tanti, lunghi, commossi) insistono tutti sul fatto che rappresentava l'Italia: spaghetti, allegria, eccessi. Il critico musicale di Antenne 2 ricorda come a un certo punto si sia messo a cantare canzoni napoletane, "e chi meglio di lui poteva cantarle, visto che era italiano?" Certo Modena, Napoli, siamo lì, on s'en fiche.
Sasaki scrive il post definitivo sull'argomento.

12 luglio 2007

Sei stato uno sciocco a venire qui stanotte, Tom.

Ieri sera sono tornata a Hogwarts. Non da sola, s'intende, che quella scuola sta diventando un posto pericoloso. Che dire? Troppi tagli. A costo di avere un film lunghissimo, avrei preferito che non semplificassero così tanto la vicenda.
Il mio giudizio critico non è molto articolato, ma con certi film bisogna tornare bambini e farsi raccontare le storie. E devo dire che nonostante tutto mi sono divertita, come una bambina. Sarà che il tempura l'ho digerito benissimo.

20 giugno 2007

Mulino Bianco

Allora: c'è questa bambina bionda e con i capelli lunghi che cammina in un prato come in una visione lisergica. Qua e là nell'erba spuntano uova e galline. La fanciulla raccoglie le uova e dice, mentre si incammina felice verso il mulino bianco: "Buone! sembrano quelle del nonno!"

Del NONNO??? Esistono ancora i nonni della vecchia generazione contadina, quella nata molto prima del benessere, che ancora vivono in campagna e tramandano i saperi e i sapori del tempo che fu? Quelli erano i miei nonni e io sono un po' più vecchia della piccola drogata dello spot.
I nonni di quella bambina hanno fatto il '68, quando vanno a trovarla le mostrano i vecchi vinile dei Doors e il 45 di Gianni Morandi se vuoi uscire una domenica sola con me.

"Buone! sembrano quelle dello zio che ha fatto il pubblicitario per tanti anni e poi ha aperto un agriturismo!"

06 giugno 2007

Nati ieri

Ora che il lavoro ha preso dei ritmi compatibili con la vita umana, riesco a postare questa piccola galleria fotografica che avevo in lista d'attesa da una settimana esatta. Nonostante questa foto sia un po' scura, mi piace perché mostra "la Gravidissima" in tutto il suo superbo pancione, due domeniche fa. Il lieto evento si sarebbe verificato quella notte.




Ta-dàà! Ecco a voi la nursery, colta nella sua seconda attività preferita: dormire.
Dal momento della nascita sono passate meno di 48 ore.









La Cucciola Gravidis- sima si è subito trasfor- mata in Madre Amorosa e Posses- siva. Peccato per la luce rossa che le da un po' quell'aria diabolica, ma non avevo voglia di trafficare con il ritocco, quindi questa immagine ve la prendete così, perché il soggetto è troppo tenero.







Sui nomi il dibattito è ancora in corso. Lui è il terzo nato, c'è chi ha proposto Harpo (come uno dei fratelli Marx) io dico che potrebbe chiamarsi anche Morfeo, visto i pisoli che si schiaccia. Qui lo vedete mentre tenta la scalata della pancia materna, ma si addormenta a metà della faticosissima impresa.





Questo è il primo, il più grosso, il più pacioso, un vero filosofo, se il mondo cade lui non fa una piega, purché ci sia latte da succhiare e una zampa calda contro cui dormire.










Molto simile al fratellino nero, ma riconosci- bile dalle striature su naso e zampe, l'unica femmina, la Stupidina, nome provvisorio in attesa di trovarne uno che si adattasse alla sua natura irrequieta. In realtà è stata con noi poco più di tre giorni, il tempo di colpirci al cuore e diventare la preferita di tutti. La sera del suo terzo giorno di vita ha smesso di succhiare, probabilmente non riusciva a farlo molto bene neanche prima. Inutili i consigli veterinari d'emergenza e le cure disperate, per mano umana e lingua felina.