09 agosto 2006

Luxe Calme et Volupté

Sono in un'Internet point a Goudron, nel bel mezzo del Perigord, proprio là, un po' più in su dei Pirenei. Siamo alloggiati in una piccola enclave d'Irlanda. L'alberghetto è francese, la cucina del loro ristorante pure, ma la sala che accoglie i visitatori è un pub. Arredamento in legno, Guinness e Tennent's alla spina, musica blues e jazz americana, cartelli e décor da pub dublinese. Almeno come i pub dublinesi che si trovano in tutta Europa, a Dublino non so. Sembra il ritrovo della gioventù del paese. Del resto qui la vita notturna non deve essere troppo vivace. Siamo nel bel mezzo della campagna. Ma proprio campagna campagna, come noi lombardo-veneto-piemontesi non siamo più abituati. C'è il comune, due o tre chiese, l'ufficio turistico e un Internet point. C'è persino un autobus che fa una decina di corse in tutta la giornata. Cinque la mattina, da Saint- Martin-Le-Qualcosa a Gourdon, cinque il pomeriggio, da Gourdon a Saint-Martin-eccetera. Sul cartello degli orari sono segnate con i titoli: andata, ritorno. Non è previsto che un tizio di Saint-Eccetera abbia voglia di andare a Gourdon il pomeriggio, né viceversa, che qualcuno di Gourdon abbia voglia di andare a Saint-Martin la mattina. Ci sono i turisti, ma non troppi, soprattutto spagnoli, che qui la Spagna è a due passi, e negozi di prodotti della gastronomia locale. Il comune ci gratifica con altoparlanti che diffondono musica nelle strade del centro e la via principale, che si arrampica per la salita medievale, è tutta pavesata con decorazioni di carta rossa e gialla. Il borgo è costruito sopra una collina e quando arrivi in cima tutto intorno hai solo il verde che ti riempie li occhi. Ieri sera davanti a una Guinness abbiamo scambiato due parole con il gestore del logis: ha lavorato un po' dalle parti di Bolzano, serve caffè Illy, anche se diluito come solo i francesi sanno fare e nel metterci davanti la tazzina, con la zolletta di zucchero incartata in una confezione con la bandiera brasiliana e un pallone da calcio, ammicca ridendo e dice: "Scusate, non ho trovato la bandiera italiana".

P.S. L_ho già detto che auestq tqstierq frqncese mi stq fqcendo impqzzire?

Irresponsabili/ 6 agosto

Carcassonne, 6 agosto, h. 20.15

E' la prima cena in un vero ristorante. Non abbiamo neanche finito l'antipasto e siamo già ubriachi.

On the Road/ 6 agosto

Ye put your eyes on the road
your hands upon the wheel


Mentre Jim Morrison dalla radio ci ricorda i consigli della società autostrade, procediamo allegramente verso Carcassonne, nel cuore della Linguadoca. Sono due giorni che siamo in macchina, il passaggio della dogana è stato più difficile del previsto. Quattro ore per fare quattordici chilometri. Restare zen ha richiesto tecniche di autocontrollo da professionisti. Questo ci ha costretto a procedere a tappe forzate verso Avignone, dove ormai avevamo già prenotato. E poi da Avignone via, verso un pezzetto di Europa che ancora non abbiamo mai visto. Com'è che non siamo stanchi/nervosi/ irritabili? Un po' è l'effetto vacanza. Un po' sono le tappe nelle aree di sosta ai bordi dell'autostrada, che meriterebbero un lungo post a parte. Anzi, al mio ritorno bloggo qualche fotografia e faccio un po' di polemica inutile, perché le autostrade italiane al confronto ci fanno proprio brutta figura.

(salto nel presente)
Sto postando da un Internet point di Goudron, ora vado a mangiare perché qui chiudono per la pausa pranzo. Questa tastiera francese mi sta facendo impazzire