Avevano fatto la curva del tragitto ed erano molte ragazze. Lungo la strada cantavano e il suono delle loro voci era felice. Non so se loro lo fossero. Le ho ascoltate per un po' in lontananza, senza un sentimento specifico. Mi sono sentito stringere il cuore per loro.
Per il loro futuro? Per la loro incoscenza? Non direttamente per loro - o, chissà? Forse solo per me.

Come ho fatto a vivere tutti questi anni senza mai leggere Pessoa?

Cronache d'Affori/ Il Cattivone

Autobus. Venerdì mattina. In uno dei sedili c'è un tipo in perfetta tenuta da cattivissimo: occhiali scuri e maglietta con simboli satanici e scritte tipo "death" "revenge" punishment". A una fermata mi accorgo che sobbalza di colpo. Sta salendo una vecchietta e appena questa si avvicina lui scatta di colpo in piedi, solerte come un boy scout che non ha ancora fatto la sua buona azione quotidiana: "Signora, si vuole sedere?"
Non ci sono più i cattivi di una volta.

Il numero uno

Il primo post dovrebbe essere solenne come una dichiarazione di principio. Esplosivo come un fuoco d'artificio. Magari cauto, come chi sta mettendo il piede nell'acqua di uno stagno che non conosce. Ma qui la stanza è vuota e grande, la voce rimbomba sulle pareti. Ora la arredo un po'. Con calma eh! che questo si chiama Il Pigroblog mica per caso.